CHESS

CHESS è un’opera musicale che nasce nel 1984 dalla collaborazione tra Tim Rice (Jesus Christ Superstar, Evita, The King Lion), Benny Andersson e Bjorn Ulvaeus (ABBA). Il musical è stato messo in scena dalla compagnia Hollywood Boulevard – su autorizzazione diretta degli autori ed in esclusiva per tutto il territorio nazionale – tradotto in lingua italiana e con musica dal vivo. Scritto in epoca di guerra fredda USA-URSS, il musical narra la vicenda relativa alla finale del campionato di scacchi tra il campione americano Frederick Trumper (ispirato al famosissimo campione Bobby Fischer, protagonista nel 1972 della cosiddetta “sfida del secolo” contro Boris Spasskj) ed il campione russo Anatoly Sergievski (ispirato in parte al russo Spasskj, storico rivale di Fischer, in parte al dissidente Viktor Korchnoi, emigrato negli USA negli anni ‘70 per dissenso con la politica dell’URSS). Alla sfida scacchistica fa da sfondo l’atmosfera di continuo scontro politico tra due civiltà contrapposte, tra giochi di potere, rapimenti ed intrighi. In questo contesto, si sviluppa una storia d’amore impossibile, con la compagna del campione americano (la giovane di origini ungheresi Florence Vassy) che si innamora del campione russo. Da Merano alla Thailandia, da Budapest a Bangkok, la sfida scacchistica diventa un pretesto per un confronto a ben più alto livello tra le due superpotenze. E i due campioni, alfieri dei propri paesi, si accorgeranno ben presto di essere relegati al ruolo di semplici pedoni in un gioco molto più grande di loro, dove alla fine le coscienze riemergeranno potenti a far risentire la loro voce per ricomporre le caselle di una storia eterna di pace e guerra, verità ed ipocrisia, amore e dolore. Musical impegnato, con vari livelli di lettura, include brani estremamente famosi (tra cui “One night in Bangkok” e “I know him so well”) e si configura come il vero capolavoro teatrale degli ABBA. Quella della compagnia Hollywood Boulevard rappresenta la prima produzione assoluta di CHESS in Italia, allestita su autorizzazione diretta degli autori ed in esclusiva per tutto il territorio nazionale. Il musical è stato tradotto integralmente in italiano e la traduzione è stata ufficialmente approvata dagli autori del libretto originale. 

Il musical è suonato dal vivo, con arrangiamenti che da un lato hanno mantenuto alcune tipiche sonorità anni ’80, dall’altro hanno attualizzato alcune armonizzazioni per dare ulteriore forza espressiva a brani il cui stile spazia dal pop al classico, dal rock alla tipica musicalità broadwayana. Videoproiezioni che alternano immagini reali a simboli di escheriana memoria accompagnano la storia come un commento silente. Nell’impostazione di regia, il dualismo tra poli opposti – il bene ed il male, il bianco ed il nero, l’amore e l’odio, la verità e l’ipocrisia – permea l’atmosfera del musical dall’inizio alla fine, fondendo costanti richiami alla guerra e ricorrenti visioni surreali in una storia che risulta estremamente attuale nella società contemporanea, e che termina con un vero e proprio messaggio di pace universale.